Stampa - PAESC: tante parole, poca concretezza
- Fusignano per la Sinistra
- 2 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 24 ott 2021
Mentre a Milano si stava tenendo la Youth4Climate, a Fusignano è stato approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), che ha come obiettivo la riduzione della CO2 per contrastare il cambiamento climatico. Il piano nasce nel contesto europeo del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia che oggi ha non pochi obiettivi non più adeguati. Ad esempio: mantenere il riscaldamento globale entro i 2°C e non entro l’1,5°C oggi richiesto. Una partenza poco coraggiosa vista la sfida che ci troviamo ad affrontare. E lo stesso poco coraggio si legge nelle azioni inserite nel PAESC, facendo così risultare il piano l’ennesimo bla bla bla della politica, citando Greta Thunberg, di fronte a un disastro imminente.
Nello specifico bisogna sottolineare tre elementi della discussione. Il primo è che si era deciso di agire in modo unitario con l’Unione, e quindi che si realizzasse un piano unico per dare maggiore efficacia alle azioni. Questo però non significa che Fusignano non possa attuare delle azioni proprie, come anche sottolineato nel piano. Invece, l’unica azione sul territorio – l’efficientamento energetico delle scuole – è stata già realizzata e sarà l’unica, nel contesto PAESC, che si realizzerà almeno per i prossimi due anni.
Il secondo è che Fusignano ha un rapporto tra energia da fonti rinnovabili e consumi pari al 4,52%, mentre l’Unione ha un rapporto medio pari a 8,75%. Questo dovrebbe spingere la Giunta ad adottare azioni specifiche che permettano di incrementare la quota delle rinnovabili. L’unico intervento in questo senso è quello del Superbonus 110%, sul quale non è però vero che l’Amministrazione ha il solo ruolo di autorizzazione delle pratiche edilizie: potrebbe infatti predisporre una campagna informativa e di supporto per i cittadini più deboli, sia per competenze sia per finanze, affinché sia chi ne ha davvero bisogno ad essere aiutato. Inoltre, si potrebbero introdurre le comunità energetiche, che permettono al cittadino di abbattere i costi della bolletta; azione presente nel piano precedente, ma che, forse per il mancato profitto di qualche società, non è stata rinnovata.
Infine, il terzo punto riguarda la presunta presenza di paletti nel PAESC che impedivano certi tipi di azioni, praticabili invece attraverso un PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) o un PUG (Piano Urbanistico Generale). Oltre al fatto che Fusignano per la Sinistra il PUMS l’aveva chiesto più di un anno fa, non sembra che questo paletto impedisse altri interventi scelti dalla Giunta, che hanno proprio come strumento di attuazione il PUMS/PUG. E così nel PAESC mancano azioni sul consumo di suolo e sulla modifica di una mobilità inquinante; problemi che hanno anch’essi a che fare con la riduzione della CO2.
Come Fusignano per la Sinistra avevamo anche presentato una mozione di indirizzo al PAESC con 4 missioni (energia, agricoltura e allevamento, urbanizzazione, consumo di suolo) con cui volevamo spingere a una riduzione dei consumi e a una cultura che mette l’ambiente come bene comunitari da proteggere ad ogni costo. Avevamo fatto anche la richiesta di allegarla alla delibera che sarebbe poi andata in Unione, ma questa richiesta non è stata accettata; si è però promesso di ritornare su quei temi fra un anno. Speriamo che non sia l’ennesimo bla bla bla dell’Amministrazione, ma una promessa seria nei confronti dei giovani, del territorio e della natura.
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